mercoledì 9 aprile 2014

Recensione libro "Quando dal cielo cadevano le stelle" di Sofia Domino

Buongiorno ragazzi, oggi sono qui per parlarvi di un romanzo che mi è stato inviato direttamente dall'autrice Sofia Domino.
Buona lettura!


-IL LIBRO: 

-LA TRAMA:

Lia ha tredici anni. È una ragazzina italiana piena di sogni e di allegria, con l’unica colpa di essere ebrea durante la Seconda Guerra Mondiale. Dallo scoppio delle leggi razziali la sua vita cambia, e con la sua famiglia è costretta a rifugiarsi in numerosi nascondigli, a sparire dal mondo. Da quel mondo di cui vuole fare disperatamente parte. Passano gli anni, conditi da giornate piene di vicende, di primi amori, di paure e di speranze, come quella più grande, la speranza che presto la guerra finirà. Ma nessuno ha preparato Lia alla rabbia dei nazisti. Il 16 ottobre 1943, la comunità ebraica del ghetto di Roma viene rastrellata dalla Gestapo e i nazisti le ricorderanno che una ragazzina ebrea non ha il diritto di sognare, di sperare, di amare. Di vivere. Lia sarà deportata ad Auschwitz con la sua famiglia, e da quel giorno avrà inizio il suo incubo. Terrore, lavoro, malattie, camere a gas, morti. E determinazione. Quella che Lia non vuole abbandonare. Quella determinazione che vorrà usare per gridare al mondo di non dimenticare. Quella determinazione che brillerà nei suoi occhi quando il freddo sarà troppo pungente, quando la fame sarà lancinante, quando la morte sarà troppo vicina e quando sarà deportata in altri campi di concentramento. Quella determinazione che le farà amare la vita, e che le ricorderà che anche le ragazzine ebree hanno il diritto di sognare. Perché non esistano mai più le casacche a righe, perché nessuno sia più costretto a vivere in base a un numero tatuato su un braccio o in base a una stella cucita sulla veste. Perché dal cielo non cadano più le stelle.

LA MIA RECENSIONE

-"Hai tredici anni Lia, sei una bambina"
-"Forse lo sarei stata se non ci fosse stata la guerra"

L'adolescente Lia e la sua famiglia vivono segregati in una cantina nella Roma della Seconda Guerra Mondiale. A causa delle leggi di Norimberga gli ebrei hanno perso ogni diritto e vengono considerati alla stregua degli animali.
Ma Lia non perde mai la sua voglia di vivere e di lottare per avere un posto nel mondo. Non si lascia abbattere nemmeno dalle opinioni sempre pessimiste di sua madre e continua a sognare il giorno in cui la guerra finirà.

"Presto arriverà un nuovo sole e tu assisterai al suo arrivo. Alla fine della guerra tu sarai la' ad aspettarlo"
La speranza di un futuro migliore manterrà in vita Lia anche quando la situazione diventerà drammatica, anche quando arriverà nei campi di concentramento separata dalla sua famiglia.
La voglia di vivere di Lia è un tema predominante in tutto il romanzo.. meraviglia e al tempo stesso da forza. E' incredibile leggere tra le righe quanta volontà e forza possa tirar fuori una persona anche nelle situazioni più disperate.

"Ho trovato la mia finestra anche in questo campo; la mia finestra è il cielo.
Non concentriamoci sugli orrori intorno a noi, ma guardiamo il cielo." 
Il cielo.. elemento immutabile di straordinaria bellezza che riesce a tranquillizzare Lia, riesce a distrarla dalla crudeltà che vive ogni giorno.
La paura di quelle stelle artificiali cadute proprio dal cielo che hanno distrutto la sua amata città. La speranza che prima o poi le stelle sarebbero rimaste solo nel cielo.

IL MIO GIUDIZIO

La storia è particolare in quanto è uno dei pochi casi in cui viene descritta più la vita nei campi di concentramento che quella da reclusi che gli ebrei erano costretti a vivere.
A tratti, a mio avviso, ci sono troppi cenni storici che rischiano di distogliere l'attenzione del lettore dal filone principale del racconto. Di certo non si tratta di una lettura leggera, anche per tutti i particolari che descrivono la vita al campo.
Lo consiglio a chi è appassionato di questo genere.

Per acquistare il romanzo cliccate il seguente link:

Per parlare direttamente con l'autrice, potete andare nel suo blog:

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