mercoledì 11 novembre 2015

Recensione "Love is red" di Sophie Jaff

Buon pomeriggio amici lettori,
oggi vi parlo di un thriller che mi ha stupito. Si tratta di "Love is red", di Sophie Jaff, edito da BookMe ed è stata una lettura particolare... scopriamo perché.


** contiene spoiler **


LA COPERTINA:




LA TRAMA:

La sua prima arma è il sorriso: accattivante, irresistibile. Adocchia le sue vittime nei locali alla moda di New York e le seduce con studiata naturalezza. Le fa parlare, le osserva, offre loro da bere e alla fine riesce sempre a portarle là dove vuole arrivare. Già tre ragazze sono morte nell’ultimo mese, la pelle incisa da arcani solchi, e mentre le forze dell’ordine si affannano per trovare il più piccolo indizio, non c’è donna sola, in città, che non sia costretta a convivere con la paura. Quando, nel clima di angoscia scatenato dai misteriosi omicidi, Katherine incontra David per la prima volta, la chimica tra i due è immediata. David non è solo bello, è anche colto, garbato, pieno di attenzioni. Tutto il contrario di Sael, il suo migliore amico: freddo, scostante, eppure dotato di un fascino dall’intensità quasi elettrica. Prima ancora di accorgersene, Katherine si ritrova invischiata in un doppio gioco di seduzione dove niente e nessuno è quel che sembra. E mentre il conto delle vittime sale e l’intera città sprofonda nella psicosi, il cerchio di un destino dalle radici antichissime si stringe attorno a Katherine e ai due uomini che le confondono il cuore. Alla fine, la verità verrà a galla in tutta la sua sconcertante potenza, in un crescendo di colpi di scena dalla portata terrificante.


LA RECENSIONE:

"L'amore è rosso. Una punta di verde, un accenno d'oro... ma l'amore, l'amore vero, l'amore supremo è rosso. (...) Il suo rumore è quello di un fiammifero che si accende, di un barattolo quando lo apri. E' come una mano che ti si posa sulla vita, è una canzone cantata al buio."

New York, una scia di macabri omicidi sconvolge la popolazione.
Nascono associazioni in difesa delle donne, i notiziari parlano solo del famigerato serial killer che uccide brutalmente donne di ogni età ed estrazione sociale. Senza schemi, senza una familiarità precisa, senza una tipologia di vittima.
La polizia brancola nel buio, e il Mietitore, così soprannominato dai media, è già pronto per la sua prossima vittima.
Katherine, come ogni donna della città, subisce il bombardamento mediatico e l'isteria generale, ma si sente relativamente al sicuro. Da poco tempo frequenta David, e vive con una sua amica. 
Perché mai dovrebbe imbattersi nel killer?

"Vivi il presente. Vivi il momento. Vivi ogni giorno come fosse l'ultimo. Nessun giorno è uguale a oggi. Abbi paura e fallo comunque. Oggi è il primo giorno del resto della tua vita. La vita è un viaggio, non una meta. Il sempre è composto di attimi."

In realtà Katherine verrà coinvolta in prima persona dalla faccenda. Strane visioni ed episodi bizzarri, minacciano di farla impazzire. E' divisa tra l'interesse per David e il suo amico Sael, il killer non è ancora stato preso, e la sua mente è in preda agli incubi.
Quando la morte la tocca da vicino, si renderà conto che quelli non sono omicidi seriali.. è una caccia.. la preda? E' lei.


IL MIO GIUDIZIO:

Devo dirvi che non sono rimasta così colpita o affascinata. 
La storia è originale e diciamo che la prima metà del libro prende molto anche se non è semplicissima da seguire. Poi arriva la parte fantasy che assolutamente non mi aspettavo! Fantasmi, visioni, contorni evanescenti di colore diverso al posto delle emozioni.. non so, ma non mi ha convinta. La scrittura è corretta e scorrevole, la scelta narrativa è tipica del thriller.
Se dovessi dare un voto da uno a dieci, darei un sei di incoraggiamento perché non è poi così malvagio. Se ho ben capito, si tratta di una serie perciò mi riservo sul giudizio definitivo.
Se qualcuno lo ha letto o ha intenzione di farlo, sarò felice di confrontare opinioni e supposizioni.
Promosso? Ni.



1 commento:

  1. Io lo ho letto...a me è piaciuto molto perché la storia è diversa dalle altre! Avrei preferito che fosse autoconclusivo perché lascia un po' in sospeso, non vorrei spoilerare!

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