domenica 24 aprile 2016

Recensione "La ragazza senza nome" di Sandra Block

Buongiorno cuori librosi,
oggi vi parlo di un thriller interessante edito da Fanucci per la collana TimeCRIME.
Si tratta de "La ragazza senza nome" di Sandra Block.


LA COPERTINA:



LA RECENSIONE:

"Sprofondare o nuotare, Zoe. In psichiatria pediatrica, lo imparerai presto. A volte vanno prese decisioni difficili."

Inizio a compilare la ricetta. Sprofondare o nuotare. Spero soltanto che non affoghi.

La dottoressa Zoe Goldman, lavora in prova in un reparto di psichiatria infantile. Tra i vari pazienti in cura presso il suddetto reparto, c'è una ragazza, Jane Doe, che non ricorda nulla di sé e del suo passato. E' stata portata in ospedale dalla polizia e, a quanto pare, nessuno la sta cercando. Da subito Zoe prova una grande empatia verso la ragazza e prende a cuore il suo caso. Vuole scoprire la verità su di lei e sullo strano segno che porta sulla caviglia, per ora l'unico indizio che ha a disposizione.

"Rimango sdraiata per un po', in ascolto dei cigolii, delle auto solitarie di passaggio, dei rumori della notte. Inizio a piangere anche se non saprei dire perché, e le lacrime calde imbevono il cuscino. Forse è stato un mese difficile. Forse è stato un anno difficile. "

La polizia brancola nel buio e la ragazza fornisce, nei sporadici momenti di lucidità, degli indizi confusi o troppo scarsi per portare a galla qualcosa. Il mistero si infittisce quando la paziente sviluppa una doppia personalità, un alter ego per la precisione, del tutto diverso da lei e con una sua personale verità da rivelare. Zoe decide di dare una possibilità alle nuove informazioni ricevute e, insieme al detective Adams, inizia a mettere insieme i pezzi del frammentato puzzle.

Un finale che vi lascerà a bocca aperta per una storia che vi porta negli angoli più nascosti della mente umana.



IL MIO GIUDIZIO:

All'inizio della lettura, ho temuto il peggio ed ero pronta a trovarmi davanti una replica de "La psichiatra". Proseguendo, mi sono ricreduta. La trama segue un filone del tutto diverso e affascinante all'interno della mente umana. Ho apprezzato moltissimo il personaggio della dottoressa Goldman, una donna che combatte prima contro sé stessa e poi contro il resto del mondo, senza perdersi mai d'animo. Anche il dottor Berringer è un protagonista complesso, tutto da scoprire. La sua figura è ambigua e, fino alla fine, non è chiaro il ruolo che ricopre in tutta la vicenda. 
La storia è ben scritta, anche il lessico medico-scientifico utilizzato, è pertinente ed esaustivo. La narrazione è molto fluida e lineare. La tensione emotiva viene tenuta sempre molto alta, il lettore viene spronato a proseguire capitolo dopo capitolo. I thriller psicologici hanno sempre una marcia in più e questo non fa eccezione. Lo consiglio!

2 commenti:

  1. Lo sai preferisco i thriller storici a quelli psicologici ma qualcosa nella tua recensione mi ha incuriosita e così finisce nella mia WL e attendo qualche offertina perchè vorrei proprio leggerlo anche la trama mi ha incuriosito davvero

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  2. Non condivido questo tuo giudizio. A parte la scrittura banale ma accettabile, la trama è noiosa, manca di suspense e di approfondimento. Noiosissimo. E il presunto colpo di scena finale non ha cancellato la noia che ho provato lungo tutto il romanzo. Non lo consiglio.

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