sabato 11 novembre 2017

Recensione "Terapia d'amore" di Daniel Glattauer

Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi dell'ultimo romanzo di Daniel Glattauer edito da Feltrinelli.
Amore e ironia si mescolano in una storia unica raccontata con lo stile caratteristico dell'autore.
Buona lettura!


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Si dice che innamorarsi sia un po’ come andare sott’acqua, in una bolla sospesa fuori dal tempo e dallo spazio, all’interno della quale all’inizio esistiamo solo noi e la persona amata.
È così che Joana e Valentin si sono conosciuti: a un corso di sub, in vacanza, dove fin da subito sono stati la coppia perfetta.
Il colpo di fulmine, poi il matrimonio, i figli, una bella casa. Una storia da favola. E poi? Cosa succede quando, dentro a quella bolla, inizia a mancare l’aria? Diciassette anni dopo, Joana e Valentin sono seduti nello studio di uno psicologo, agli estremi opposti di un divano. Lei gli rinfaccia di essere freddo, insensibile e assente. Lui non sopporta che la moglie sappia sempre tutto, che lo interrompa continuamente e non lo ascolti mai. Sembra la solita, triste dinamica di una coppia che ha sostituito l’amore con il disincanto e la rabbia. Ma cosa accadrebbe se d’un tratto i ruoli si ribaltassero e se anche il terapeuta che li osserva con apparente distacco avesse problemi di cuore?
Dopo aver descritto la nascita di un amore via email nel suo straordinario romanzo d’esordio Le ho mai raccontato del vento del Nord, Daniel Glattauer ricorre ora alla forma della commedia teatrale, fatta di botta-e-risposta serrati tra moglie e marito e tra dottore e pazienti, di stoccate e colpi di scena, per raccontarci cosa succede dopo, quando l’amore vacilla.
Giocando in modo irriverente ed esilarante con i cliché di un matrimonio in crisi e dosando ironia e un pizzico di sano cinismo, si chiede: ai tempi di In Treatment e della terapia di coppia, che cosa avrebbero fatto il Principe azzurro e la Bella principessa dopo anni di matrimonio?


Breve ma intenso, questa è la sintesi perfetta del nuovo lavoro di Daniel Glattauer.
Scritto con il solito stile particolare dell'autore, il libro presenta una coppia sull'orlo della crisi e prossima alla separazione, che si concede un ultimo tentativo affrontando una seduta di terapia di coppia. I signori Dorek sono due individui senza dubbio interessanti, i loro battibecchi sono un botta e risposta strepitoso che mi ha strappato più di qualche risata. La figura del terapeuta, d'altro canto, è stata fin troppo prevedibile e poco interessante. Sembra un conduttore anonimo di un programma ben più intrigante ed originale.

I pericoli sono in agguato ovunque, non si contano.
E l'unica possibilità di superarli è farlo insieme.
E' necessario potersi fidare ciecamente l'uno dell'altro, non c'è dubbio.

Tra i dialoghi spontanei e affiatati dei personaggi, abbiamo modo di scoprire qualche dettaglio in più su di loro e sui loro caratteri, ma continuo a preferire un approccio più costruttivo ma, soprattutto, esaustivo quando si devono presentare dei personaggi. Trovo assurdo e incompleto incentrare un romanzo solo ed esclusivamente su frasi secche ed eliminare totalmente la componente narrativa.
Mi piace il tema, mi piace l'idea e come è stata sviluppata ma, da lettrice, amo tutta la parte introspettiva delle storie e notare le sfumature dei personaggi. In un libro così impostato, è impossibile soffermarsi su questi elementi.

Il libro si legge in pochissimo tempo e mi ha fatto passare qualche ora in totale spensieratezza.
Molto, molto carine e incisive le immagini presenti tra le pagine del romanzo, sono una piacevole distrazione dalla lettura (tra un dialogo e l'altro).
Fermo restando la mia preferenza per romanzi più approfonditi e con personaggi più caratterizzati, ho apprezzato la storia e la consiglio.



1 commento:

  1. Non lo conoscevo! Non penso lo leggerò a breve ma grazie per avermelo fatto conoscere ❤️

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